De Luca al congresso Psi: il futuro della Campania non si decide a Roma
“Il futuro della Campania lo decideranno i campani e non Roma, lo decidiamo qui, non a Roma.” Con queste parole, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è intervenuto al Congresso nazionale straordinario del PSI, in corso a Napoli
Centrosinistra in crisi e il problema dell’autoreferenzialità
Nel suo discorso, De Luca ha sottolineato la crisi che da tempo attraversa il centrosinistra:
“Le forze di centrosinistra hanno iniziato a vivere un momento di crisi drammatica da quando si sono ridotte all’autoreferenzialità, al mercato delle candidature a prescindere dai problemi dei territori e dalla partecipazione dei cittadini.”
Campania al centro delle priorità
Il governatore ha annunciato un nuovo percorso politico basato sulle reali esigenze della Regione:
“Noi partiremo nel prossimo futuro, abbiate fede, da una prima domanda: quali sono le necessità della Campania?”
La battaglia contro l’autonomia differenziata
De Luca ha ribadito la sua ferma opposizione all’autonomia differenziata, rilanciata dal ministro Matteo Salvini:
“Salvini ha presentato di nuovo la proposta di legge sull’autonomia differenziata. Prepariamoci a combattere, come abbiamo già fatto e quasi da soli, e anche contro la centralizzazione dei fondi di coesione.”
Critiche al Governo e all’opposizione
Sul quadro politico nazionale, il presidente campano non ha risparmiato critiche né al governo Meloni né all’opposizione:
“Abbiamo un Governo abbastanza sgangherato che rischia di restare lì per anni perché non c’è un’opposizione credibile come forza di governo alternativa.”
De Luca ha poi ironizzato sulla strategia del campo largo, cavallo di battaglia del PD:
“Io sono fra quelli che non diranno mai che l’alternativa è il campo largo: io darei due anni di carcere a chi parla di campo largo a prescindere, o lo inviterei a un TSO. È un’espressione inventata dai radical chic del PD. Si parla di centrosinistra, di alleanze, di coalizione politica, non di campo largo.”
Un messaggio chiaro, che sottolinea la necessità di costruire un’alternativa politica concreta, radicata nei territori e non basata su formule astratte”